Eterea cangianza

Il suo sguardo era perso. Perso nei suoi pensieri, perso nelle sue fantasie.
E’ entrata in negozio con passo lieve e quasi in modo sbadato volteggiava lo sguardo sui nostri gioielli.
Le ho abbaiato per attirarne l’attenzione. Ha sbattuto due volte le palpebre e finalmente si è accorta di me, di noi. Allora ha sorriso. Un sorriso contagioso ma anche molto malinconico. Un sorriso che sapeva di sogni infranti, di promesse non mantenute, di voglia di nuovo. Quando si è chinata ad accarezzarmi il suo tocco era gentile, appagante. Allora ho alzato il muso, un po’ per farmi accarezzare meglio, un po’ per indicarle la vetrina sopra di me.
Lì brillava uno dei miei Orage preferiti: un anello che brillava come le stelle in una notte d’estate, con tante pietre iridescenti che creavano un effetto magico.
Come seguendo le mie intenzioni, la donna ha alzato lo sguardo, l’ha notato e i suoi occhi hanno iniziato a brillare incantati da quelle pietre di labradorite che delicatamente regalavano l’energia magnetica all’anello Orage. L’argento brunito abbracciava la labradorite bianca in castoni d’argento rosa con una delicatezza commuovente.
E’ stato amore a prima vista perche questa naturalezza e la cangianza delle pietre rasserenava l’animo in tumulto della nostra dolce cliente e la autorizzava a vedere nuove dimensioni, nuove emozioni, nuove soluzioni. La autorizzava a sognare una stella cadente su cui esprimere un desiderio nascosto in fondo al cuore: essere felice.
E’ stato un momento magico perché magici sono i nostri anelli Orage, capaci di infondere davvero insospettabili energie per nuove storie. Storie che ci regalino il desiderio di sorridere alla vita.